Gli antichi insegnano. Sistemi di ventilazione e raffrescamento erano utilizzati gia' 2000 anni fa dai Persiani. Questi costruivano degli edifici in luoghi deserti dove di giorno il caldo e' insopportabile e la notte le temperature sono rigide, in modo che la temperatura fosse regolamentata. Per far cio' sfruttavano semplici principi della fisica che conosciamo anche noi e li applicavano sulla forma delle aperture e la forma degli edifici.
Trovo interessante recuperare alcuni accorgimenti utilizzati anche nel passato quando la corrente elettrica non ci poteva aiutare.
Le finestre dove metterle ? La posizionamento e la dimensione delle finestre in un edificio consentono di sfruttare alcuni di questi principi.
Le aperture devono fruttare al meglio la luce sia in termini di luminosità sia di calore. Nei paesi a temperatura rigida si usa installare un grande numero di ampie finestre a sud mentre si riduce il numero e l'ampiezza di quelle a nord.
Proteggere le aperture Le finestre a sud vanno schermate dal calore estivo o con sistemi artificiali con tende o oscuranti ma ove possibile piantando alberi decidui. Il fogliame garantisce l'umidità e l'ombra nel periodo estivo mentre di inverno gli alberi spogli permettono un maggior riscaldamento naturale della casa sfruttando l'effetto serra.Anche il tetto puo' aiutarci in tal senso come nella figura. Va pensato in modo da evitare che i raggi estivi penetrino nella casa durate le ore piu' calde quando il sole e' alto, ma in modo da consentire agli stessi di riscaldare la casa d'inverno.
Le finestre poste a nord possono essere protette da sempreverdi e comunque andrebbero ridotte in dimensioni privilegiando piccole aperture che favoriscano la naturale ventilazione.
Aperture opposte all'interno dell'edificio e della stanza favoriscono comunque il movimento dell'aria.
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